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Documento


220008
IDG951005598
95.10.05598 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Menditti Matrisciano Antonio
Neutralita' fiscale del disavanzo di fusione. Il principio di autonomia dei valori "storici" non confligge con quello di sostanziale continuita' (anche intersoggettiva) dei medesimi quando "fiscalmente riconosciuti", in quanto tassati, ne' giustifica doppie imposizioni
Boll. trib., an. 62 (1995), fasc. 18 (30 settembre), pag. 1317-1321
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D2307; D3125
L' A. indica le ragioni che fanno ritenere criticabile la norma che sancisce l' indeducibilita' fiscale, a qualsiasi titolo, del disavanzo di fusione (o scissione); con riferimento, in particolare, a quello da annullamento di partecipazioni senza concambio. Evidenzia come tale norma realizzi, nella prevalenza dei casi, un risultato esattamente opposto (e cioe' una doppia imposizione) rispetto all' obiettivo prefissato di evitare salti d' imposta (in realta' inesistenti) assicurando la piena neutralita' delle operazioni di fusione e scissione societarie.
art. 27 l. 23 dicembre 1994, n. 724
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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