| 220021 | |
| IDG951005611 | |
| 95.10.05611 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Succio Roberto
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| La cassazione conferma: il "cono d' ombra" non libera dall' obbligo
di corrispondere il canone R.A.I.
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| Nota a Cass. sez. I civ. 3 agosto 1993, n. 8549
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| Dir. prat. trib., an. 66 (1995), fasc. 3, pt. 2, pag. 441-452
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D18322; D2328
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| Secondo quanto affermato dalla sentenza in rassegna, i possessori di
apparecchi televisivi in grado di ricevere emissioni radiotelevisive
straniere o italiane, pubbliche o private, sono tenuti al pagamento
del canone di cui al r.d.l. 246/1938, ancorche' residenti in zone non
coperte, per mancanza di idoneo ripetitore, dalle trasmissioni del
servizio pubblico nazionale. Premesso che e' ormai consolidato l'
orientamento che considera quale tassa il canone televisivo, l' A.
ripercorre la giurisprudenza sulla materia, e commenta brevemente la
tesi accolta dalla Corte di Cassazione, che sancisce l' obbligo di
pagare il canone in base al solo presupposto della detenzione dell'
apparecchio, indipendentemente dalla possibilita' di ricevere i
programmi trasmessi dalla RAI.
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| r.d.l. 21 febbraio 1938, n. 246
art. 15 comma 2 l. 14 aprile 1975, n. 103
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| Ist. dir. tributario - Univ. GE
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