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Documento


22010
IDG811301556
81.13.01556 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
dall' ora alberto
quando il potere ha paura del giudice
Europeo, an. 37 (1981), fasc. 29 (20 luglio), pag. 5
(testo con illustrazioni)
d02302; d02307
(Titoletti: da chi deve dipendere il pubblico ministero?)
l' a. propone, in riferimento al problema della sorveglianza e controllo dell' operato del pubblico ministero, l' intervento dell' istituto del tribunale della liberta' per il controllo della legittimita' della carcerazione e di altri istituti che valutino la responsabilita' del magistrato in caso di dolo o colpa grave. secondo l' a. le proposte che vogliono una sorveglianza indiretta da parte del governo, attraverso intese con il consiglio superiore della magistratura, sull' operato del pubblico ministero nascono dal momento in cui l' operato dei magistrati tocca da vicino il vertice del potere ponendo in luce compromissioni indecorose oltre che illecite. sono inoltre da rifiutare le proposte che mirano ad introdurre la possibilita' di ricusare il pubblico ministero; tali proposte dimenticano che la possibilita' della sostituzione puo' essere ammissibile solo per il giudice quando non e' imparziale e non puo' essere estesa anche all' accusa; l' imputato non puo' infatti rifiutare l' avversario ed il giusto conflitto.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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