| (Sommario: - Premesse. Il tradizionale controllo del territorio e la
attuale dematerializzazione della ricchezza. - Circolazione della
ricchezza oggi nell' ambito mondiale, anche con la forza e
strumentazione dei computers e delle reti globali e planetarie. -
Influenza dei mercati internazionali sulle legislazioni finanziarie
degli Stati e sugli stessi parlamenti non piu' interamente sovrani.
La crisi economica di tutti gli Stati nazionali classici. La poverta'
del mondo muoventesi sull' asse sud-nord. I movimenti di capitali da
occidente verso oriente, anche per il basso costo la' della mano d'
opera, con relative concorrenze salariali e incremento della nostra
disoccupazione. - L' occidente importatore di poverta' ed esportatore
di ricchezza. Scelta, da parte della ricchezza apolide e
irresponsabilita' del luogo di tassazione. Manovre sui cambi e sui
saggi di interesse influenzate in parte dall' esterno dei mercati.
Riduzione del potere politico degli Stati anche di fronte alle
esigenze degli interventi sociali. - Reazione non giustificata di
rifiuto di riconoscimento delle nuove situazioni. Necessita' di nuove
concezioni nei sistemi e nelle organizzazioni statuali.
Riconoscimento e sviluppo di entita' intermedie fra Stato e
individuo. Solidarieta' promossa da mutue, fondi di previdenza,
organizzazioni di volontariato, cooperative. Governi intermedi.
Aspetti del federalismo in genere e di quello nel campo tributario.
Estensione a livelli europei ed anche piu' vasti. Obiettivo comunque
di conservare i mezzi per la difesa dello Stato e di ricostituire l'
antica catena della solidarieta' politica: Stato, territorio,
ricchezza)
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