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220249
IDG951505839
95.15.05839 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Donati Filippo
Giuramento e liberta' di coscienza
Nota a C. Cost. 5 maggio 1995, n. 149
Foro it., an. 120 (1995), fasc. 7-8, pt. 1, pag. 2042-2046
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D4154; D04016
Con la decisione in epigrafe la Corte, dopo aver riconosciuto che il dovere di prestare il giuramento nel processo civile confligge con la liberta' di coscienza del testimone la cui religione faccia divieto di giurare, ha dichiarato incostituzionale l' art. 251 comma 2 c.p.c. ed ha sostituito la formula in esso contenuta con quella prevista dall' art. 497 comma 2 c.p.p., che non prevede il giuramento del teste ma soltanto il suo "impegno" solenne a dire la verita'. Richiamato cosi' il contenuto della sentenza, l' A. ritiene che essa rappresenta indubbiamente un ulteriore passo avanti verso la concreta realizzazione del "principio supremo della laicita' dello stato". Sotto tale profilo merita senz' altro approvazione. Essa solleva, tuttavia, alcuni problemi che l' A. evidenzia.
art. 251 comma 2 c.p.c. art. 497 comma 2 c.p.p.



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