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| IDG951505867 | |
| 95.15.05867 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Zampetti Maria Silvia
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| Eccezione di inadempimento e onere della prova
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| Osservazione a Pret. Torino 20 febbraio 1995
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| Foro it., an. 120 (1995), fasc. 9, pt. 1, pag. 2615-2619
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D306130; D3082
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| La massima in epigrafe afferma che "a fronte dell' eccezione di
inadempimento sollevata dal convenuto, l' attore, che abbia agito in
giudizio per ottenere la condanna del convenuto all' adempimento del
contratto deve provare di aver adempiuto alle proprie obbligazioni".
L' A. approfondisce il tema della ripartizione dell' onere della
prova con particolare riguardo al caso in cui venga sollevata l'
eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c., richiamando le diverse
soluzioni che in dottrina e giurisprudenza sono state date alla
questione. Ritiene poco convincenti le conclusioni a cui e' giunta la
sentenza. Attraverso ampi richiami di giurisprudenza e dottrina, l'
A. procede alla verifica di quali siano i fatti costitutivi dell'
azione di adempimento, da un lato, e dell' azione di risoluzione,
dall' altro. In relazione alla eccezione di inadempimento, vengono
segnalate alcune problematiche affrontate dalla giurisprudenza negli
ultimi anni, per quanto riguarda: corrispettivita' delle prestazioni;
contratti collegati; inadempienze reciproche e obbligo di buona fede.
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| art. 1453 c.c.
art. 1460 c.c.
art. 2697 c.c.
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