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220311
IDG951505901
95.15.05901 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Nofri Martino
Reato abituale e arresto in flagranza
Nota a Cass. sez. VI pen. 1 marzo 1994
Giur. it., an. 147 (1995), fasc. 7, pt. 2, pag. 427-432
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D51842; D61101; D61104
Viene esaminata la questione se in ordine al reato di maltrattamenti in famiglia sia configurabile lo stato di flagranza. Parte della dottrina lo esclude. La sentenza in esame e' di avviso opposto, laddove subordina la flagranza alla condizione che la singola condotta non rappresenti un fatto isolato, ma si aggiunga, quale "ultimo anello", ad una sequela pregressa di comportamenti violenti, cosi' da costituire l' episodio di un reato abituale. Altre questioni esaminate riguardano i doveri che competono alla polizia giudiziaria in caso di arresto facoltativo in flagranza, e per quanto riguarda il controllo che il giudice della convalida deve compiere sulla sussistenza del reato e riguardo alla responsabilita' dell' arrestato
art. 381 c.p.p. art. 382 c.p.p. art. 391 c.p.p. art. 572 c.p.



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