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Documento


220323
IDG951505913
95.15.05913 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Locoratolo Sergio
Sull' azione diretta degli ausiliari dell' appaltatore nei confronti del committente
Nota a Pret. Roma 29 luglio 1994
Giur. merito, an. 37 (1995), fasc. 4-5, pt. 1, pag. 740-743
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D3173
La nota esamina il problema della qualificazione giuridica dell' azione diretta che gli ausiliari dell' appaltatore possono esperire nei confronti del committente, ai sensi dell' art. 1676 c.c. Si pongono in rassegna le principali posizioni di dottrina e giurisprudenza sul punto proponendo una impostazione che, considerati i rapporti e gli interessi intercorrenti tra le parti, pone in rilievo l' esistenza di un accollo ex lege tra committente ed appaltatore per il pagamento di quanto dovuto agli ausiliari per il compimento dell' opera, di cui il committente risulti ancora debitore al momento del fallimento dell' appaltatore. Cio' comporta la possibilita', per gli ausiliari, di aderire a tale accollo, richiedendo l' adempimento, con modalita' diverse, all' appaltatore o al committente. Si ritiene, inoltre, che il committente possa, legittimamente, opporre agli ausiliari tanto le eccezioni fondate sul rapporto di lavoro intercorrente con l' appaltatore, quanto quelle relative al contratto di appalto. Si giustifica, infine, la proponibilita' dell' azione diretta anche ad avvenuto fallimento del committente, posto che si tratta di azione tra terzi espressamente prevista dalla legge.
art. 1676 c.c. art. 1717 c.c.



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