| 220327 | |
| IDG951505917 | |
| 95.15.05917 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Santacroce Giorgio
| |
| Ancora sui presupposti per l' applicazione del "probation": la natura
provvisoria dell' affermazione di responsabilita' contenuta nell'
ordinanza di sospensione del processo e messa alla prova e i suoi
effetti
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Nota a App. Roma 17 maggio 1995
| |
| Giur. merito, an. 37 (1995), fasc. 4-5, pt. 2, pag. 767-769
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| D672
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| La sentenza in epigrafe afferma che il giudizio di responsabilita'
penale insito nell' ordinanza di sospensione e messa alla prova ha
natura provvisoria e, come tale, non determina alcun effetto
preclusivo sulla decisione nel merito che il giudice dovra' assumere
all' esito della prova, sia in ordine alla sussistenza e
qualificazione del reato contestato, sia in ordine all' accertamento
della responsabilita' del minore. Dopo aver osservato che la
pronuncia offre un rilevante contributo all' inquadramento della
natura dell' istituto della "probation" processuale, l' A. esamina i
presupposti normativi dell' istituto stesso. Si domanda poi se l'
ordinanza di sospensione del processo e messa alla prova debba o
possa essere preceduta da un' affermazione esplicita di
responsabilita' in ordine al reato contestato. Conclude prendendo in
considerazione le questioni concernenti la natura dell' accertamento
della responsabilita' penale che e' insito nell' ordinanza in parola.
| |
| art. 28 comma 4 d.p.r. 22 novembre 1988, n. 448
| |
| | |