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220460
IDG950806050
95.08.06050 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pinardi Roberto
Sull' interpretazione diacronica della disposizione impugnata e su alcune sue possibili applicazioni: la sent. n. 126 del 1995 come pronuncia di "legittimita' costituzionale sopravvenuta"
Osservazione a C. Cost. 14 aprile 1995, n. 126
Giur. cost., an. 40 (1995), fasc. 2, pag. 985-994
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D18654; D021430
La sentenza in nota si segnala all' attenzione del lettore per la peculiare delimitazione temporale degli effetti ricollegabili all' accoglimento della questione sindacata. La Corte, infatti, da un lato, ha riconosciuto (e conseguentemente dichiarato) l' illegittimita' costituzionale "sopravvenuta" della norma impugnata. Dall' altro, tuttavia, ha anche evidenziato che il vizio di tale disciplina era "venuto meno" a seguito dell' entrata in vigore della legge sul procedimento amministrativo (l. 241/1990). Pronunciandosi quindi per l' incostituzionalita' della normativa "sub iudice" non soltanto "dal momento in cui", ma anche "fino al momento in cui". La sentenza costituisce pertanto un precedente significativo in quanto avvalora la tesi dottrinale concernente l' astratta configurabilita' di pronunce di "legittimita' costituzionale sopravvenuta". Fornendo altresi' una buona occasione per discutere del fondamento teorico e di alcune possibili, ulteriori applicazioni della nozione di interpretazione diacronica delle disposizioni sottoposte al vaglio dei giudici della Consulta.
art. 33 l. 31 luglio 1954, n. 599 l. 7 agosto 1990, n. 241
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