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| IDG950806052 | |
| 95.08.06052 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Curi Francesca
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| L' attivita' "prelegislativa" della Corte Costituzionale in ambito
penale: cambia la pena dell' oltraggio a pubblico ufficiale
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| Osservazione a C. Cost. 25 luglio 1994, n. 341
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| Giur. cost., an. 40 (1995), fasc. 2, pag. 1091-1101
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D51121
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| L' articolo esordisce con una breve esposizione dei passaggi piu'
significativi contenuti nella motivazione della sentenza. Affronta,
quindi, l' analisi del ruolo della Consulta in ambito penale,
soffermandosi in particolare sul ricorso al criterio della
ragionevolezza, esercitato al fine di determinare il "quantum" della
pena. Denuncia la scarsa opportunita', insita nella scelta del
giudice costituzionale, di operare una sostituzione rispetto all'
organo titolare della funzione legislativa, poiche' cio' comporta l'
esclusione di quest' ultimo dalla possibilita' di definire le linee
essenziali di indirizzo politico. Passa, poi, a considerare il
principio di cui al secondo comma dell' art. 25 Cost. nei termini di
presupposto logico e formale della funzione rieducatrice della pena
di cui al terzo comma dell' art. 27 Cost. Correda, infine, il
commento con alcune brevi considerazioni sui contenuti "vecchi" e
"nuovi" dell' art. 341 c.p., riconoscendo quanto questa norma sia
stata osteggiata gia' a partire dagli anni sessanta, sia dalla
dottrina che dalla giurisprudenza di merito, senza che per altro
alcun intervento legislativo si sia mai tradotto in alcuna scelta
operativa concreta. Un ultimo punto di riflessione e' offerto dalle
conseguenze piuttosto rilevanti che si sono prodotte, a seguito della
pronuncia della Consulta, anche sul piano processuale.
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| art. 25 comma 2 Cost.
art. 27 comma 3 Cost.
art. 341 c.p.
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