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220466
IDG950806056
95.08.06056 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Lorizio Maria Athena
I commissari per gli usi civici e i poteri d' ufficio - Conflitto fra giudici in attesa della legge
Osservazione a C. Cost. 20 febbraio 1995, n. 46
Giur. cost., vol. amb000, an. 40 (1995), fasc. 2, pag. 1118-1123
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D1543
La sentenza in rassegna riguarda il ruolo e i poteri d' ufficio del Commissario per gli usi civici nell' attuale organizzazione della giustizia, confermando la permanenza del potere del Commissario stesso di esercitare d' ufficio la propria giurisdizione, pur dopo il trasferimento alle Regioni delle funzioni amministrative di cui era in passato titolare. L' A. esamina i motivi di dissenso su questo punto fra la Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione, alla luce delle disposizioni normative di cui alla l. 1766/1927 e al d.p.r. 616/1977. Sottolinea come la Consulta sia stata indotta a mantenere l' attuale assetto normativo in considerazione dell' importanza del ruolo del Commissario degli usi civici al fine della salvaguardia dell' ambiente. Conclude auspicando che il legislatore, nel dare vita ad una complessa revisione normativa della materia, tenga conto dell' orientamento espresso dai giudici costituzionali.
l. 16 giugno 1927, n. 1766 d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616
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