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220468
IDG950806058
95.08.06058 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Piazza Marcello
"Rocco e i suoi fratelli": la democrazia interna al Partito popolare italiano fra autonomia ed eteronomia
Osservazione a Trib. Roma sez. I civ. 23 marzo 1995
Giur. cost., an. 40 (1995), fasc. 2, pag. 1136-1159
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D0432; D04330; D30012
Oggetto dalla tematica affrontata e' la controversia interna al Partito Popolare Italiano scaturita dal dissidio, insorto nel mese di marzo 1995, fra il segretario politico, on. Rocco Buttiglione, e gli organi collegiali del partito, cosi' come risolta dal Tribunale di Roma con la pronuncia in epigrafe. L' A. nega, tanto dal punto di vista della costituzione formale, quanto dal punto di vista della costituzione in senso materiale, la ricostruzione tendente a ricondurre in via interpretativa dell' art. 49 Cost. l' imposizione ai partiti politici dell' obbligo di conformarsi nelle loro strutture interne ai criteri democratici -e cio' sia per preservare l' extra-statualita' dell' entita' partito, sia, soprattutto, al fine di rendere omaggio alla matrice relativistica e pluralistica insita nella medesima idea democratica-. La decisione del giudice ordinario viene quindi vagliata (e criticata) esclusivamente alla luce delle norme contenute nello Statuto del partito, che rappresenta -come del resto, in tutte le associazioni (riconosciute e non)- la regola fondamentale del comune agire associativo.
art. 49 Cost. l. 2 maggio 1974, n. 195 art. 36 c.c.
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