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| IDG951006088 | |
| 95.10.06088 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Bodrito Andrea
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| Non ancora sopita la controversia sulla natura giuridica del canone
di abbonamento radiotelevisivo
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| Nota a Cass. sez. I civ. 3 agosto 1993, n. 8549
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| Dir. prat. trib., an. 66 (1995), fasc. 4, pt. 2, pag. 763-780
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D18322; D232
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| Affrontando il tema della natura giuridica del canone di abbonamento
alla RAI la Corte di Cassazione ha affermato, con la sentenza in
nota, che l' obbligo di pagamento del canone stesso sorge per la
semplice detenzione di uno o piu' apparecchi radiotelevisivi;
conseguentemente il canone di abbonamento ha natura di imposta e si
giustifica in riferimento alla attivita' di polizia e di
amministrazione dell' etere svolta dallo Stato. La Suprema Corte ha
pertanto ritenuto ininfluente che un abbonato non sia in grado di
captare i segnali dell' emittente pubblica a causa di una "zona d'
ombra" nell' irradiazione delle onde. L' A., esaminata la normativa
sulla materia, approfondisce le questioni relative alla natura
giuridica del canone di abbonamento, ripercorrendo l' evoluzione
delle posizioni della giurisprudenza e della dottrina. Svolge infine
ampie argomentazioni adesive all' orientamento accolto dalla Suprema
Corte.
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| art. 1 r.d.l. 21 febbraio 1938, n. 246
art. 125 d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 641
art. 15 comma 2 l. 14 aprile 1975, n. 103
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| Ist. dir. tributario - Univ. GE
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