| 220620 | |
| IDG951206210 | |
| 95.12.06210 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Scala Antonietta
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| Ai sensi dell' art. 3 del D.L.vo n. 39/1993. L' automazione della
redazione degli atti amministrativi
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| Nuova rass. legisl. dottr. giur., an. 69 (1995), fasc. 17 (1
settembre), pag. 1792-1796
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D120; D1727; D1611
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| Premesse brevi considerazioni sul moderno concetto di atto
elettronico e sull' alto grado di novita' portato dal d.lg. 39/1993
con i suoi precisi riferimenti all' informatica, l' A. illustra la
differenza fra atto amministrativo elaborato dal computer e atto
amministrativo in forma elettronica. Esamina, quindi, alcune
questioni relative alla individuazione delle responsabilita' nell'
ipotesi di atto amministrativo informatico illegittimo e dannoso. In
questo caso e' difficile, infatti, configurare la responsabilita'
della p.a.; il procedimento amministrativo realizzato mediante
computer risulta, di fatto, ampiamente "incensurabile". Tuttavia la
peculiarita' dell' atto amministrativo informatico non puo' incidere
sulla garanzia di tutela giuridica offerta al cittadino, e percio',
in presenza di una vera e propria "irrintracciabilita'" del soggetto
cui attribuire il comportamento colposo, la Corte di Cassazione ha
ritenuto che all' attore non si debba addossare l' onere della prova,
ravvisando la colpa "in re ipsa". Comunque l' A. auspica un
intervento del legislatore che indichi la via da percorrere per
individuare il soggetto imputabile, sul quale si possano far ricadere
le conseguenze negative del provvedimento adottato.
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| d.lg. 3 febbraio 1993, n. 29
d.lg. 12 febbraio 1993, n. 39
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