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220669
IDG951506259
95.15.06259 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ricciuto Vincenzo
La pubblicazione dell' epistolario confidenziale di uno scrittore. Ancora in tema di personalita' morale dell' autore dopo la sua morte
Nota a Trib. Milano 15 settembre 1994
Dir. Informaz. Inf., an. 11 (1995), fasc. 3, pag. 632-640
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D311321; D300082
La pronuncia annotata afferma che la pubblicazione di corrispondenze epistolari di carattere confidenziale, in assenza del consenso dell' autore o del destinatario o, in caso di loro morte, degli eredi, costituisce violazione del diritto alla riservatezza; inoltre, integra gli estremi oggettivi della diffamazione a mezzo stampa la diffusione di notizie lesive dell' onore altrui, quando difettino i requisiti della verita' e della continenza. L' A. approfondisce i problemi che emergono dalla decisione riguardo alla pubblicazione di lettere, appunti, ecc., soffermandosi in particolare sulla questione (di difficile soluzione) relativa alla valutazione di quando una lettera, un taccuino, o altro, cessino di essere solo un momento privato dell' esperienza umana per assumere la qualita' e la condizione di opera letteraria. L' indagine viene svolta principalmente alla luce dell' analisi dell' art. 93 della legge sul diritto d' autore.
art. 12 l. 24 aprile 1941, n. 633 art. 24 l. 22 aprile 1941, n. 633 art. 93 l. 24 aprile 1941, n. 633



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