| Lo scopo del contributo e' quello di mostrare che le indicazioni
dell' Enciclica sono applicabili all' interno delle societa'
politicamente democratiche e ideologicamente pluraliste. Per fare
questo si analizza, seppure per sommi capi, il funzionamento delle
democrazie negli Stati di diritto, e se ne evince la conclusione che
non e' il consenso popolare immediato, le spinte sociali dirette, che
vengono trascritte nelle leggi. Inoltre, la coscienza del politico
(che deve perseguire il bene comune) non puo' essere neutralizzata di
fronte alle scelte pubbliche a proposito della vita, in quanto queste
sono legittime solo se mantenute nel quadro delle leggi
costituzionali e dei trattati internazionali riguardanti i diritti
dell' uomo. Ancor di piu': in definitiva, nessun sistema politico
puo' evitare di essere legittimo su un pur ridotto insieme di valori,
i quali sono anche riferimento alla legittimita' della legislazione
ordinaria. I temi della vita diventano molto controversi in politica
se non e' chiara la fondazione dei diritti dell' uomo e dei diritti
fondamentali garantiti dalle Costituzioni. E' necessario averne una,
anche se non la stessa per tutti; infatti cio' che e' politicamente
risolutivo e' l' accettazione dell' assolutezza dei diritti umani
fondamentali. Tra questi c' e' anche il diritto alla vita di ogni
persona, prima di ogni determinazione legislativa o riconoscimento di
qualsiasi organo legiferante. Per questo lo Stato di diritto moderno
non puo' dare nessuna legittimazione giuridica all' aborto, all'
eutanasia e comunque a pratiche omicide. Puo' forse non punire certe
fattispecie, ma non puo' dare loro riconoscimento diretto poiche'
tale ambito e' sottratto al suo potere: le persone e i loro diritti
umani vengono logicamente prima delle strutture sociali e statali. I
politici potranno pero' realizzare tutto questo se le persone di
retto sentire, i cattolici in primo piano, agiranno nella societa'
prima di tutto in aiuto alla vita: nascente, minacciata, in
difficolta', rifiutata. Solo con l' esempio si potra' creare una
societa' accogliente per ogni vita, specialmente le piu' deboli.
Allora parallelamente avremo anche misure legislative proporzionali,
ottenute attraverso il metodo parlamentare democratico.
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