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220760
IDG950306350
95.03.06350 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Compagnoni Francesco
La responsabilita' dei politici nell' "Evangelium Vitae"
Med. mor., an. 45 (1995), fasc. 4, pag. 739-753
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D300080; D9232; F31
Lo scopo del contributo e' quello di mostrare che le indicazioni dell' Enciclica sono applicabili all' interno delle societa' politicamente democratiche e ideologicamente pluraliste. Per fare questo si analizza, seppure per sommi capi, il funzionamento delle democrazie negli Stati di diritto, e se ne evince la conclusione che non e' il consenso popolare immediato, le spinte sociali dirette, che vengono trascritte nelle leggi. Inoltre, la coscienza del politico (che deve perseguire il bene comune) non puo' essere neutralizzata di fronte alle scelte pubbliche a proposito della vita, in quanto queste sono legittime solo se mantenute nel quadro delle leggi costituzionali e dei trattati internazionali riguardanti i diritti dell' uomo. Ancor di piu': in definitiva, nessun sistema politico puo' evitare di essere legittimo su un pur ridotto insieme di valori, i quali sono anche riferimento alla legittimita' della legislazione ordinaria. I temi della vita diventano molto controversi in politica se non e' chiara la fondazione dei diritti dell' uomo e dei diritti fondamentali garantiti dalle Costituzioni. E' necessario averne una, anche se non la stessa per tutti; infatti cio' che e' politicamente risolutivo e' l' accettazione dell' assolutezza dei diritti umani fondamentali. Tra questi c' e' anche il diritto alla vita di ogni persona, prima di ogni determinazione legislativa o riconoscimento di qualsiasi organo legiferante. Per questo lo Stato di diritto moderno non puo' dare nessuna legittimazione giuridica all' aborto, all' eutanasia e comunque a pratiche omicide. Puo' forse non punire certe fattispecie, ma non puo' dare loro riconoscimento diretto poiche' tale ambito e' sottratto al suo potere: le persone e i loro diritti umani vengono logicamente prima delle strutture sociali e statali. I politici potranno pero' realizzare tutto questo se le persone di retto sentire, i cattolici in primo piano, agiranno nella societa' prima di tutto in aiuto alla vita: nascente, minacciata, in difficolta', rifiutata. Solo con l' esempio si potra' creare una societa' accogliente per ogni vita, specialmente le piu' deboli. Allora parallelamente avremo anche misure legislative proporzionali, ottenute attraverso il metodo parlamentare democratico.
Enciclica Giovanni Paolo II "Evangelium Vitae" 25 marzo 1995
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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