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220762
IDG950306352
95.03.06352 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Honings Bonifacio
Doveri e responsabilita' degli operatori sanitari alla luce dell' "Evangelium Vitae"
Med. mor., an. 45 (1995), fasc. 4, pag. 771-790
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D92527; D9232; F31; D9691
Questo studio sui doveri e sulle responsabilita' degli operatori sanitari alla luce della "Evangelium Vitae", parte dalla grandezza e dalla preziosita' della vita umana. Essa va accolta e servita dalla sua fase iniziale fino a quella terminale. Trovandoci nella situazione conflittuale tra una cultura della morte, gli operatori sono chiamati, piu' che mai, ad impegnarsi per una cultura della vita. La mentalita' "politica" a livello mondiale e' passata da un semplice appello al controllo "artificiale" delle nascite ad una esplicita proposta di ricorso "all' aborto" e "alla eutanasia". Da qui derivano agli operatori sanitari, che sono per professione i servitori della vita, doveri e responsabilita' quanto al genere, al vivere e al morire. Essi sono cosi', come a modo loro i genitori, grandi collaboratori del Creatore della vita e del Signore della morte. Tocca a loro di aiutare i coniugi a trasmettere, con doverosa responsabilita', una nuova vita e, ove necessario, curarla e assisterla. Infine, e' loro dovere e responsabilita' di aiutare i morenti a vivere i momenti del morire come i piu' importanti della vita. Quando questi doveri e responsabilita' al servizio della vita chiedono l' obiezione di coscienza, allora gli operatori sanitari sappiano che questa deriva, come un loro dovere, dal diritto divino che ogni uomo ha alla vita.
Enciclica Giovanni Paolo II "Evangelium Vitae" 25 marzo 1995
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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