| Questo studio sui doveri e sulle responsabilita' degli operatori
sanitari alla luce della "Evangelium Vitae", parte dalla grandezza e
dalla preziosita' della vita umana. Essa va accolta e servita dalla
sua fase iniziale fino a quella terminale. Trovandoci nella
situazione conflittuale tra una cultura della morte, gli operatori
sono chiamati, piu' che mai, ad impegnarsi per una cultura della
vita. La mentalita' "politica" a livello mondiale e' passata da un
semplice appello al controllo "artificiale" delle nascite ad una
esplicita proposta di ricorso "all' aborto" e "alla eutanasia". Da
qui derivano agli operatori sanitari, che sono per professione i
servitori della vita, doveri e responsabilita' quanto al genere, al
vivere e al morire. Essi sono cosi', come a modo loro i genitori,
grandi collaboratori del Creatore della vita e del Signore della
morte. Tocca a loro di aiutare i coniugi a trasmettere, con doverosa
responsabilita', una nuova vita e, ove necessario, curarla e
assisterla. Infine, e' loro dovere e responsabilita' di aiutare i
morenti a vivere i momenti del morire come i piu' importanti della
vita. Quando questi doveri e responsabilita' al servizio della vita
chiedono l' obiezione di coscienza, allora gli operatori sanitari
sappiano che questa deriva, come un loro dovere, dal diritto divino
che ogni uomo ha alla vita.
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