| L' A. sostiene che, per quanto riguarda la banca centrale, sia a
livello nazionale che di Unione Europea, la scelta preferibile, tra
"autonomia" della banca centrale o "coordinazione" fra politiche
monetarie e di bilancio e i corrispondenti soggetti di politica
economica, e' la seconda, cioe' quella della "coordinazione".
Esaminate le ipotesi di "autonomia senza costituzionalismo" e di
"costituzionalismo senza autonomia", e le questioni dell' "obiettivo
della stabilita' dei prezzi" e del criterio "della regola o delle
regole", l' A. espone i motivi per cui l' "autonomia" della banca
centrale deve essere intesa come "non subordinazione" ma non come
potere di andare per la sua strada prescindendo da cio' che pensano e
fanno gli altri soggetti; quindi come dialettica, discussione,
confronto fra soggetti diversi; e' per questo che la parola
"coordinazione" sembra la piu' adatta ad indicare la strada della
politica economica. Anche se in caso di persistente disparita' di
opinioni e di conflitto fra banca centrale e Governo qualcuno deve
pur prendere una decisione risolutiva, questi potrebbe
ragionevolmente essere il Parlamento.
| |