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27632
IDG831302273
83.13.02273 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
D' Ambrosio Vito
Giustizia. I guasti della pubblica Amministrazione
Nuova polizia, an. 7 (1983), fasc. 6, pag. 14-15
(testo con illustrazioni)
D14; D0230; D142; D511
(Sommario: La pratica della mediazione e del compromesso, elevata a sistema di governo negli enti locali, rende sempre piu' diffusa l' esigenza di qualcuno che decida e controlli. I giudici di fronte ai problemi connessi)
L' A. (magistrato) rileva che recenti episodi di cronaca dimostrano la difficolta' del rapporto fra giudici e pubblici amministratori. Sottolinea che oggi gli amministratori di Enti locali che si trovano ad affrontare problemi del tutto nuovi e molto complessi, mentre la legislazione che regola la loro attivita' e' antiquata. A cio' si deve aggiungere che sono assai gravi i guasti provocati dalla lottizzazione partitica. I giudici, dal canto loro, vengono spesso accusati di indebita "supplenza" nei confronti di altri poteri; l' A. fa notare che un magistrato, di fronte ad una denuncia penale, deve compiere il suo dovere. Il problema quindi non e' nei giudici, ma nel cattivo funzionamento del sistema. Bisogna quindi varare riforme adeguate in alcune materie: nuovo codice di procedura penale, poteri del P.M., modifica del codice penale nella parte riguardante i reati contro la pubblica amministrazione (purche' rubare sia sempre un reato). L' importante comunque e' che le riforme, piccole o grandi che siano, nascano da un dibattito ampio e completo, e tengano conto delle reali esigenze della societa'.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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