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Documento


27673
IDG831302314
83.13.02314 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Fiorani Adolfo
Quali strumenti giudiziari contro la criminalita'. I magistrati nel mirino della mafia
Convegno sul fenomeno della delinquenza organizzata, Milano, ottobre 1983
Avanti, an. 87 (1983), fasc. 238 (9 ottobre), pag. 13
D51310
In particolare, il Sostituto Procuratore Generale Gerardo D' Ambrosio ha affrontato il problema degli strumenti giudiziari piu' idonei per intervenire contro la mafia. La mafia ha colpito quei magistrati che nel condurre le indagini avevano mostrato di possedere altissima professionalita' ed efficienza, pensando che, probabilmente, non potevano essere sostituiti da magistrati dotati di "altrettanta professionalita', efficienza e coraggio". Secondo il giudice D' Ambrosio, e' indispensabile che in futuro le indagini su mafia e camorra non siano delegate a singoli magistrati, ma ad appositi uffici che dipendano da uno o piu' magistrati con specifica professionalita'. Tali uffici dovrebbero essere dotati di uno o piu' elaboratori elettronici. Sono sati affrontati anche altri aspetti della questione: istituzione dell' Ufficio del P.M. presso le Procure Generali; modifica delle norme sulla comunicazione giudiziaria; memorizzazione su calcolatori gia' esistenti presso gli uffici giudiziari dei dati relativi alle societa' commerciali.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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