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Stampa giuridica

Documento


27685
IDG831302326
83.13.02326 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
De Domenico Francesco
Riflessioni dopo la caduta del decreto legge. Perche' il condono edilizio non gode di buona stampa
Avanti, an. 87 (1983), fasc. 246 (19 ottobre), pag. 7
D18239; D540; D18222; D18225
La Camera ha respinto la conversione in legge del d.l. 5 ottobre 1983, n. 529, sulla sanatoria dell' abusivismo edilizio. L' A. prende spunto da questa vicenda per una riflessione sulle cause di fondo che hanno determinato il rifiuto della sanatoria. Ripercorsa rapidamente la storia urbanistica del nostro Paese, dal dopo guerra ad oggi, e accertato che l' abusivismo ha assunto proporzioni vastissime anche perche', in qualche modo, ha contribuito a soddisfare il bosogno di case, l' A. ritiene che la soluzione di questo problema vada affrontata in termini realistici e con la convinzione che non puo' essere risolto in tempi brevi. Indica una serie di condizioni per una via d' uscita realistica e obiettiva, tra cui quella che gli illeciti edilizi vanno distinti con criteri oggettivi, legati alla natura dell' opera e non alle caratteristiche soggettive di chi chi le ha realizzate.
d.l. 5 ottobre 1983, n. 529
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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