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Stampa giuridica

Documento


27766
IDG831302407
83.13.02407 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Fini Massimo
Calcio di rigore. E se diffamiamo, puniteci
Giorno, an. 28 (1983), fasc. 243 (18 ottobre), pag. 5
D9694; D04017; D51861
L' A. risponde ad un articolo di Giorgio Bocca, nel quale veniva chiesta, in sostanza, una generale impunita' per il reato di diffamazione a mezzo stampa; l' alternativa, secondo Bocca, e' una grave limitazione della liberta' d' informazione. L' A. ritiene che Bocca pecchi di vittimismo; bisogna infatti considerare che, dal dopoguerra ad oggi, nessun giornalista e' incorso in gravi conseguenze penali per il reato di diffamazione. E' poi indubbio che oggi i cittadini sono molto esposti al rischio di essere diffamati, anche perche' non viene in pratica posto alcun limite al diritto di cronaca. L' A. conclude auspicando che le norme sulla diffamazione a mezzo stampa siano applicate, anche se meritano una revisione che le renda piu' precise ed elimini la fascistoide aggravante prevista in certi casi.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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