| 27838 | |
| IDG831302479 | |
| 83.13.02479 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Gismondi Arturo
| |
| Rapporti fra poteri e istituzioni
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Messaggero, an. 105 (1983), fasc. 296 (30 ottobre), pag. 2
| |
| | |
| D0211; D0213; D0433; F420
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| L' A. giudica eccessive e inutili le polemiche sul voto segreto in
Parlamento, perche' ha un valore e un significato limitati nell'
ambito del funzionamento delle istituzioni. Il degrado di queste e'
infatti dovuto a motivi assai piu' vasti, e soprattutto alla
difficolta' dei rapporti fra Governo e Parlamento. I costituenti,
eccessivamente timorosi della nascita di un nuovo fascimsmo, hanno
infatti dotato di ampi poteri il Parlamento, a scapito del Governo.
Il risultato e' che in Italia i governi durano pochissimo, mentre al
potere sta sempre lo stesso partito. Le cose sono andate diversamente
in Germania Federale, dove si scelse di affidare ampi poteri al
Governo, con il risultato di avere governi stabili e alternanza dei
partiti al potere. E' auspicabile che ora i partiti affrontino una
seria e coraggiosa riforma delle istizuioni.
| |
| | |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |