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Documento


27865
IDG831302506
83.13.02506 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bernardi Alberto
Carcerazione preventiva. Le ipoteche sulla riforma
Paese sera, an. 34 (1983), fasc. 272 (8 ottobre), pag. 2
D6113; D68
Viene fatto un esame delle disfunzioni della giustizia con particolare riguardo alla lunghezza dei tempi della carcerazione preventiva. Fine primario del legislatore dovrebbe essere quello di ridurre al massimo la durata del processo. Poiche' non e' realistico pensare all' emanazione a breve termine del nuovo c.p.p., l' A. ritiene che si dovrebbero individuare le grandi linee caratterizzanti il futuro processo penale e procederee per gradi adeguando man mano le strutture e i servizi, gli organici dei giudici e dei loro ausiliari. Il problema, quindi, consiste nello stabilire quali sono gli interventi, finalizzati ad accelerare il corso dei processi, da adottare subito. L' A. indica alcuni di questi interventi urgenti tra cui la redistribuzione del carico giudiziario attraverso l' aumento della competenza per materia del conciliatore e del Pretore, e un' ulteriore depenalizzazione.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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