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Documento


27917
IDG831302558
83.13.02558 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Scalfari Eugenio
Brutti condoni e ruvide carezze
Repubblica, an. 8 (1983), fasc. 244 (17 ottobre), pag. 1-2
D18222; D18225; D18239; D540
L' A. si rallegra per la reiezione del decreto-legge sul condono edilizio, che definisce uno sconcio; lamenta tuttavia che la bocciatura ad opera dei franchi tiratori abbia trasformato la natura del voto, che e' stato contro il Governo piuttosto che sul merito del provvedimento. Dopo aver ricordato le trattative fra i partiti per il programma del governo Craxi, afferma che le cose non si sono svolte com' era stato concordato per quanto riguarda le misure da adottare per alleviare la disastrosa situazione economica. In questo clima di estrema difficolta' e' maturata l' idea del condono edilizio, che chiama a modesta contribuzione gli speculatori edilizi, proponendo loro di sanare con pochissimo danni assai gravi.
d.l. 5 ottobre 1983, n. 529
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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