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| IDG831302618 | |
| 83.13.02618 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Redazione
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| La Camera ha bocciato il decreto del Governo sugli abusi edilizi.
Abuso di segreto
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| Sole, an. 119 (1983), fasc. 239 (14 ottobre), pag. 1
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| D02113; D18239; D540; D18992
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| La sentenza della Corte Costituzionale 11 ottobre 1983, n. 307, che
ha sanzionato l' illegittimita' dei limiti posti ai prelievi sui
conti correnti di Tesoreria intestati alle singole Regioni, e la
caduta del d.l. 5 ottobre 1983, n. 529 sul condono edilizio hanno
ridimensionato la manovra economica del Governo. In particolare,
pero', l' A. si sofferma sulla votazione della Camera, che ha
respinto il decreto legge sul condono edilizio, per stigmatizzare sul
piano morale il comportamento di quei deputati della maggioranza che,
nel voto segreto, hanno votato contro il decreto del Governo. Sul
piano politico, secondo l' A., era possibile modificare in meglio il
provvedimento senza bisogno di sottoporre il Governo a tale
sconfitta. Occorre constatare che il voto segreto, per molti ultimo
presidio dell' autonomia di ogni singolo parlamentare, diventa invece
lo strumento di miopi manovre.
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| d.l. 5 ottobre 1983, n. 529
C. Cost. 11 ottobre 1983, n. 307
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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