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| IDG831303530 | |
| 83.13.03530 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Carrubba Salvatore
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| Un dibattito tra politologi. Chi costringera' i partiti all'
autoriforma?
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| Convegno organizzato dall' Isle, Roma, dicembre 1983
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| Sole, an. 119 (1983), fasc. 287 (9 dicembre), pag. 3
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| D0432
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| Il dibattito si e' incentrato sul problema se i partiti accetteranno
di riformare se stessi in modo da ridurre quella che viene
considerata una vera e propria "usurpazione" da essi commessa a danno
della societa' civile. Mario D' Antonio ha rilevato che l' art. 49
della Costituzione e' rimasto "lettera morta"; per ricondurre i
partiti nell' alveo delle loro competenze occorrono riforme interne e
interventi dall' esterno. Secondo Serio Galeotti e Gianfranco
Pasquino, i partiti sono cambiati; la figura del presidente si e'
spesso aggiunta a quella del segretario; si cominciano a diffondere
forme di "primaria"; diminuisce il peso delle correnti. Gianfranco
Miglio ha sostenuto che i partiti sono fazioni che vivono nell'
ambito della lottizzazione. Massimo Severo Giannini ha ricordato che
i partiti "usurpano" la societa' civile perche' l' Italia e' "un
Paese corrotto con un' amministrazione allo sfascio"; poco e' da
sperare dall' interno dei partiti in una prospettiva di autoriforma.
Pasquino ha ribadito che la strada della riforma istituzionale e'
quella valida per imporre un cambiamento ai partiti. Mario D' Antonio
ha concluso riproponendo l' innesto plebiscitario del popolo all'
interno della riforma istituzionale.
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| art. 49 Cost.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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