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32108
IDG841301138
84.13.01138 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ruffini Attilio
Le anomalie del sistema italiano e i modi per tentare di eliminarne le conseguenze. Democrazia incompiuta e governabilita'
Discussione, an. 32 (1984), fasc. 15 (9 aprile), pag. 8
D0211; D0433; F421
(Titoletti: Il costante riferimento ai principi. Il "decisionismo" paralizza la dialettica. Le paure nei confronti del Pci. Il rapporto "diverso" con l' opposizione. Le premesse per praticare l' alternativa)
L' A. osserva che il nostro sistema politico e' caratterizzato da una fondamentale anomalia: circa il 40% delle forze parlamentari e' formato dall' opposizione (di destra e di sinistra) cosicche' la maggioranza del 51% va in realta' ricercata nel ristretto ambito di un 60%; ne' e' pensabile che il PCI riesca a raggiungere a breve termine (da solo o con altri partiti) la forza sufficiente per poter governare. Viene cosi' a mancare l' alternanza al potere, essenziale nelle democrazie occidentali. In questa situazione e' anche assai difficile realizzare un corretto e costruttivo rapporto fra maggioranza e opposizione, mentre si va pericolosamente cristallizzando l' "incompiutezza" del sistema democratico italiano; il "decisionismo" non sembra il modo piu' idoneo per uscire dallo stallo attuale. L' A. rileva pertanto la necessita' di un diverso rapporto fra maggioranza e opposizione che, entro certi limiti, superi il normale rapporto parlamentare: sarebbe estremamente riduttivo limitare il dialogo con il PCI alle aule parlamentari. E' questa l' unica via da seguire perche' possa eventualmente essere possibile, senza rischi per la democrazia, l' alternativa.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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