| 32191 | |
| IDG841301221 | |
| 84.13.01221 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Patane' Sebastiano; (a cura di Luna Carlo)
| |
| Primo piano. La piovra chiamata mafia
| |
| | |
| Intervista
| |
| | |
| | |
| | |
| Avvenire, an. 17 (1984), fasc. 102 (29 aprile), pag. 3-4
| |
| (testo con illustrazioni)
| |
| D51310
| |
| | |
| | |
| (Sommario: Intervista a Sebastiano Patane', procuratore generale di
Caltanissetta, il magistrato che ha rinviato a giudizio i presunti
assassini del giudice Rocco Chinnici. "La mafia e' la' dove c' e' una
fonte ingente di guadagno ed e' presente in tutti gli strati della
societa'. Essa non ha bisogno di essere aiutata, ma, piuttosto, di
non essere disturbata". "Per estirparla bisogna far fronte comune; da
soli si diventa un facile bersaglio. E' anche necessario che ci siano
degli uomini che abbiano l' intenzione di fare il proprio dovere".
"La mafia sara' vinta?". "Non sono ne' ottimista, ne' pessimista;
Sciascia dice che basterebbero quattro anni, per De Francesco ce ne
vorrebbero venti. Hanno ragione entrambi")
| |
| (Titoletti: Come si spiegano presenza e successi della mafia. "Siamo
in pochi e tutti in prima fila. E' facile che ci uccidano". Talvolta
il potere si e' servito anche della mafia. "Anche gli amministratori
devono fare la loro parte. Le leggi si possono aggiornare, ma ci
vogliono uomini decisi". "Ho il dovere di proteggere la mia famiglia,
ma non posso aver paura per me stesso")
| |
| | |
| | |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |