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32714
IDG841301744
84.13.01744 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Rivolta Guido
Da Locarno Karl Popper invita gli occidentali ad avere fiducia in se stessi. "Non credete ai pacifisti"
Convegno internazionale promosso dalla rivista "Nuova civilta' delle macchine" e dal dipartimento Pubblica Educazione del Canton Ticino, sul tema "1984: comincia il futuro", Locarno, Maggio 1984
Sole, an. 120 (1984), fasc. 105 (4 maggio), pag. 6
F4207
(Sommario: La societa' "aperta" non e' certo perfetta ma e' l' unico sistema che ci permette la continua ricerca di un mondo migliore)
Karl Popper, affrontando il tema "La ricerca di un mondo migliore", ha sostenuto che questa ricerca e' possibile in un societa' "aperta", disponibile, cioe', a essere riformata e a migliorarsi attraverso tentativi ed errori inevitabili. Rilevate alcune critiche che vengono mosse alla societa' occidentale, l' epistemologo viennese ha concluso affermando che la critica e' il motore del miglioramento e ricordando che la societa' occidentale e' l' unico sistema capace di assicurare le condizioni per la ricerca di un mondo migliore. La piu' importante garanzia per il futuro e' quella di mantenerci saldamente ancorati alla societa' aperta. Norberto Bobbio ha affrontato il tema del futuro della democrazia e quello del cambiamento dell' assetto istituzionale della societa' aperta. A questi problemi e' possibile rispondere tenendo conto delle trasformazioni subite dai vari regimi e confrontarle con il modello originario dello Stato democratico. La distanza e' enorme. Sei sono i punti di maggior distacco: il peso crescente dei corpi intermedi (partiti, sindacati, ecc.) mentre il sistema, originariamente, poneva al centro l' individuo; l' evoluzione della democrazia da rappresentanza politica a rappresenzanza di interessi; la soggezione del deputato a vincoli di mandato; la persistenza di oligarchie; lo spazio limitato della democrazia, che si e' arrestata di fronte ai cancelli delle fabbriche e davanti ai centri della burocrazia; il potere invisibile, nell' accezione comprensiva anche della ragion di Stato; la caduta di partecipazione, ravvisabile nella diminuzione di valore del voto di opinione a favore del voto di scambio o clientelare. La c.d. "computercrazia" non ampliera' la partecipazione. Al contrario, i nuovi strumenti si prestano meglio a fini di controllo e, quindi, ad un impiego antidemocratico. Tutti questi aspetti non realizzati di democrazia non hanno, comunque, fatto venire meno l' involucro "minimo" della democrazia stessa. Anche questa versione riduttiva della democrazia contiene valori che vanno difesi con tenacia.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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