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Documento


32932
IDG841301963
84.13.01963 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Grevi Vittorio
La requisitoria e i pentiti: ecco due punti da chiarire
Giorno, an. 29 (1984), fasc. 137 (10 giugno), pag. 7
D51310
L' A. interviene nel dibattito che si e' sviluppato sulle requisitorie dei magistrati incaricati di sostenere l' accusa nel processo contro la nuova camorra, affermando che ci sono soprattutto due punti da chiarire. Uno riguarda il valore da attribuire al documento che, in quanto atto di parte dell' accusa, e' ancora soggetto al giudice istruttore, e non giustifica percio' l' accanimento dei detrattori. L' altro riguarda il peso che hanno avuto le rivelazioni di un pentito; a questo proposito l' A., pur riconoscendo la ripugnanza che puo' ispirare il passato criminoso di certi individui, sottolinea che le loro accuse hanno valore in quanto trovino riscontro in altri elementi di prova. L' A. conclude che sarebbe grave errore mettere sotto accusa i magistrati del P.M., che hanno creduto di dover agire in base alle prove in loro possesso; sarebbe un errore tener conto, ai fini di un giudizio complessivo sulle faticose e lunghe indagini effettuate, unicamente della vicenda dell' imputato Tortora.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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