| L' A. si richiama all' ordinanza della Corte Costituzionale in
materia di tassazione delle liquidazioni per fine lavoro. Rileva che
la Corte, con l' espediente di sollevare davanti a se stessa
questioni non contemplate dai ricorrenti, ha inteso lanciare l'
avvertimento che la normativa sul trattamento fiscale delle
liquidazioni e' pesantemente illegittima. Con che ha inteso concedere
al Governo un congruo periodo di tempo per intervenire sulla
normativa in questione. Cosi' facendo la Corte ha assunto un ruolo,
gia' nel passato riconosciuto dall' A., di corretto equilibrio e di
legittima mediazione fra la tutela dei diritti dei governati e le
esigenze obiettive dell' interesse pubblico gestito dai governanti.
Seguendo questa procedura la Corte ha riconosciuto che i lavoratori
hanno pienamente ragione contro il sopruso dei governanti, ma essa ha
anche consentito al Governo e al Parlamento, messi formalmente in
mora, di evitare l' esborso, di botto, di migliaia di miliardi, dando
ad essi qualche mese per intervenire legislativamente prima della
preannunciata sentenza di condanna. Tutto cio' induce a consigliare
l' emanazione di un decreto legge, prima delle vacanze, meditatamente
concertato fra maggioranza e opposizione.
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