Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


33070
IDG841302101
84.13.02101 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Zangari Guido
L' autodisciplina non basta a regolamentare lo sciopero
Sole, an. 120 (1984), fasc. 139 (13 giugno), pag. 12
D713; D7131
Gino Giugni, presidente della Commissione Lavoro del Senato, come primo firmatario, ha presentato un disegno di legge sulla regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici. L' A., docente di diritto del lavoro e di diritto comparato del lavoro, solleva critiche sostanziali, argomentandole giuridicamente, al progetto in questione. Esso segue la tecnica propria delle "blankett-normen", facendo completo rinvio ai "codici" di autoregolamentazione. Nel caso in cui l' esercizio del diritto di sciopero avvenga senza il rispetto di tale modalita', sono previste sanzioni ed anche la stessa precettazione. In questa previsione l' A. ravvisa due anomalie: i limiti all' esercizio del diritto di sciopero non possono farsi risalire all' inosservanza di questi "codici", che non sono posti da una norma giuridica, e cio' tenuto conto degli artt. 39 e 40 Cost.; l' impossibilita' per la legge di produrre gli effetti voluti in assenza di "codici" di autoregolamentazione o in presenza di piu' "codici" concorrenti. Altre perplessita' provocate dal disegno di legge, che l' A. illustra, sono: la conferma della precettazione, di dubbia costituzionalita', e la procedura di ricorso al TAR da parte del sindacato; la depenalizzazione prevista solo per gli artt. 330 e 333 e non generale; la mancanza di chiarezza sul ruolo delle previste "Commissioni di conciliazione o di indagine".
art. 330 c.p. art. 333 c.p.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati