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33078
IDG841302109
84.13.02109 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Merusi Fabio
Tra autorita' giudiziaria e sistema bancario una collaborazione che deve trovare dei limiti. Quanto costa "violare" il segreto
Sole, an. 120 (1984), fasc. 148 (23 giugno), pag. 6
D9610; D18124
L' A., ordinario di diritto amministrativo, affronta il tema del segreto bancario in Italia, attraverso un esame comparativo della sua disciplina in altri Paesi, in particolare Svizzera e Francia. Mentre in Svizzera la violazione del segreto bancario e' sanzionata penalmente, in Francia questo segreto e' concepito come segreto professionale. In Italia il segreto bancario e' riconducibile ad un uso inerente al rapporto contrattuale tra banca e cliente e, come tale, cede di fronte ai diritti dei terzi, ai poteri degli organi dello Stato nei limiti dei poteri previsti dalla legge per questi organi. Dalla relazione del Governatore della Banca d' Italia, avverte l' A., sembra di capire che si auspica un superamento del segreto bancario, in particolare in funzione della lotta contro la criminalita' organizzata. Tuttavia, in base alle norme in vigore e in considerazione della tadizionale efficienza del sistema bancario, questo e' oggetto di una continua crescente richiesta di informazioni da parte di Polizia giudiziaria, Amministrazione finanziaria, Magistratura. Ne e' derivato un onere "improprio" non indifferente a carico del sistema bancario, destinato ad assumere sempre maggiore consistenza. Per questo, il problema reale non e' quello di "spingere il sistema creditizio ad una piu' efficace ricerca degli elementi informativi richiesti, quanto di individuare dei meccanismi di selezione delle informazioni richiedibili".
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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