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Documento


33100
IDG841302131
84.13.02131 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Nuvolone Pietro
Un conflitto paradossale. Giudici: potere e servizio
Tempo, an. 41 (1984), fasc. 150 (4 giugno), pag. 1
D0230
L' A. ritiene che le controversie che coinvolgono i magistrati non dovrebbero essere mai decise da altri magistrati, ma da un organo veramente imparziale. Rileva, infatti, che il giudice potrebbe supplire alla manchevolezza dell' amministrazione e anche sindacare atti che rientrano nella discrezionalita' degli altri organi dello Stato. Il potere giudiziario dunque diventerebbe il sovrapotere dello Stato, che solo in parte e' soggetto alla legge e che decide esso stesso le sue controversie, pur mantenendo l' autorita' di disporre della liberta' dei cittadini di ogni ordine e grado. Sottolinea che la Magistratura deve essere indipendente per la garanzia di tutti, ma non perche' possa estrinsecare in ogni caso il suo potere.
art. 51 c.p.c.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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