| L' A. avverte che lo Stato non ha ancora risolto il problema dell'
equita' fiscale, secondo le linee imposte dalla Costituzione: vi e'
infatti troppa disparita' fra chi paga tutto, e sono i titolari dei
redditi piu' bassi, e chi invece non paga quanto gli impone il
principio di capacita' contributiva (di solito, i titolari dei
redditi maggiori). Ovviamente, ci sono contribuenti onesti in ogni
categoria, ma i dati generali sono innegabili e in questa situazione
di confusione e incertezza prendono facilmente piede forme di
protesta di ogni genere. Il Governo attuale, per ammissione dello
stesso ministro Visentini, non ha ne' la forza, ne' la volonta'
politica sufficienti ad affrontare il problema con un piano organico
di riforma. L' A. sollecita pertanto il Parlamento a varare un
sistema tributario piu' giusto, basato sullo sfrondamento di
eccezioni e deroghe e sulla ristrutturazione dell' amministrazione;
e' necessario, in definitiva, un sistema semplificato ed efficiente,
in grado di colpire chi si sottrae ai propri doveri e di riconoscere
i giusti meriti della liberta' d' iniziativa e della laboriosita'.
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