| L' A. lamenta che all' espandersi del fenomeno della dissociazione
faccia riscontro una crescente sordita' delle forze politiche e della
Magistratura, che non sono disposte a riconoscere la dissociazione
come fatto politico e non puramente giudiziario. Sottolinea che la
dissociazione rappresenta il primo ripensamento collettivo sulla
violenza e sul terrorismo. Dimostrano grande poverta' interiore
quanti non riconoscono la dignita' e l' intimo travaglio che ha
portato persone come Segio e la Ronconi a riconoscere l' ingiustizia
della lotta armata. I dissociati non chiedono indulgenza, ma di poter
dialogare; la loro domanda resta pero' senza risposta, anche da parte
di forze come il PCI; la Magistratura, dal canto suo, si mostra il
piu' delle volte insensibile, anche se alcune sentenze lasciano
intravedere degli spiragli positivi. Vi e' in definitiva il rifiuto,
della classe politica e di gran parte della Magistratura, a
riconoscere i propri errori del passato: a sbagliare furono solo gli
altri.
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