| La Commissione Difesa del Senato ha approvato una legge che modifica
sostanzialmente il meccanismo finora seguito per la nomina del
vicecomandante generale dei carabinieri, la piu' alta carica alla
quale possa aspirare un ufficiale dell' Arma. Il provvedimento, nel
riaffermare il principio dell' anzianita' di grado, prevedendo,
cioe', che il vicecomandante sia il generale piu' anziano in ruolo,
stabilisce che il ministro della Difesa abbia la facolta', nell'
interesse dell' Amministrazione, di escludere con provvedimento
motivato" il generale di divisione piu' anziano e di procedere alla
nomina di quello che segue in ordine di anzianita'. Questo articolo
si ricollega alla vicenda della loggia segreta P2. In questo modo,
infatti, gli ufficiali coinvolti nello scandalo P2 non potranno
diventare vicecomandanti dell' Arma. Un altro articolo di questa
legge dispone che i generali di divisione dei carabinieri e della
Guardia di Finanza possono essere promossi, il giorno precedente il
collocamento in ausiliaria, al grado di generale di corpo d' armata,
previo giudizio di idoneita' della Commissione superiore di
avanzamento.
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