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| IDG841302463 | |
| 84.13.02463 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Martinazzoli Mino; (a cura di Costantini Daniela)
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| Drogarsi in carcere
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| Intervista
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| Paese sera, an. 35 (1984), fasc. 185 (7 luglio), pag. 9
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| D51414
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| L' intervistato, ministro della Giustizia, risponde a quattro domande
precise: quali sono le nuove proposte riguardo ai tossicodipendenti
all' interno delle carceri; che tipo di assistenza e' preferibile per
i tossicodipendenti detenuti; cosa ne pensa della questione della
"modica quantita'"; come valuta la situazione che vede i magistrati
incontrare difficolta' nelle indagini sulle fortune improvvise,
spesso legate al traffico della droga. L' intervistato da' ampie e
articolate risposte che in estrema sintesi sono: occorrono strutture
carcerarie piu' piccole, dove il controllo e' piu' facile,
riattivando in parte i carceri mandamentali, per consentire
interventi delle comunita' terapeutiche sui tossicodipendenti in
semiliberta'; le forme di assistenza possono essere previste
internamente all' istituto o essere esterne, comunque la battaglia in
carcere contro la droga deve essere collegata alle istituzioni
pubbliche e di volontariato che operano nella societa'; difficile
stabilire i grammi esatti di droga che distinguono il consumatore
dallo spacciatore, per cui e' ancora utile un margine di
discrezionalita' affidato al magistrato; ritiene necessaria una
estensione della l. 13 settembre 1982, n. 646, detta "legge La
Torre", al traffico degli stupefacenti, da compiere al piu' presto.
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| l. 13 settembre 1982, n. 646
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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