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Documento


33576
IDG841302608
84.13.02608 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Moroni Silvio
I coefficienti presuntivi potrebbero servire anche per determinare gli utili delle aziende. Un redditometro per le imprese?
Sole, an. 120 (1984), fasc. 163 (11 luglio), pag. 13
D215; D2307
Si sostiene che con la riforma tributaria la determinazione del reddito di impresa e' stata vincolata ai risultati delle scritture contabili obbligatorie e che l' applicazione dei coefficienti di redditibilita' di origine incontrollata e' stata definitivamente abbandonata. L' A. richiama la decisione della Commissione Tributaria Centrale sezione VIII 2 maggio 1983, n. 578, per sostenere che, invece, avviene il contrario. Infatti la Commissione ha ritenuto legittimo e motivato l' accertamento in quanto vi viene chiaramente esposto che la ditta ha dichiarato di aver venduto nell' anno merce per lire 43.217.943, merce il cui costo era stato lire 40.429.181, con una percentuale di "ricarico" del solo 6,85%, quando e' "notorio" che nel settore, detta percentuale non e' mai inferiore al 25%. L' A. sottopone a critica questa decisione che gli offre lo spunto per una serie di considerazioni sulle condizioni che dovrebbero sussistere perche' coefficienti presuntivi possano servire per determinare gli utili delle aziende.
Comm. centr. sez. VIII 2 maggio 1983, n. 578
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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