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| IDG841302622 | |
| 84.13.02622 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Grevi Vittorio
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| Una discussa, ma efficace misura prevista dalla legge La Torre per
smascherare i proventi di attivita' illecite. Contro la mafia l' arma
della confisca
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| Sole, an. 120 (1984), fasc. 168 (17 luglio), pag. 6
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| D51310
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| Il Tribunale di Milano ha proceduto alla confisca dei beni di due
noti mafiosi, ammontanti a quanto pare ad alcune centinaia di
miliardi. Cio' e' stato possibile in forza della l. 13 settembre
1982, n. 646, detta "legge La Torre". Secondo l' A., per rendere piu'
celere l' intervento dello Stato nei confronti di persone indiziate
di appartenere alla mafia, il legislatore ha sostanzialmente
privilegiato il procedimento per l' applicazione di misure di
prevenzione nei confronti di tali persone. L' A. espone lo
svolgimento di questo procedimento previsto dalla legge citata e
sottolinea con forza la novita' rappresentata dalle misure del
sequestro e della confisca dei beni mafiosi di non legittima
provenienza. Essa e' sintomatica di una decisa volonta' politica di
colpire la mafia e le organizzazioni similari nel loro punto di
maggiore vulnerabilita': quello, cioe', dell' accumulazione dei
frutti delle attivita' illecite e del conseguente reinvestimento.
Emerge l' importanza del ruolo della Magistratura che sappia fare il
suo dovere con equilibrio e serenita', ma anche con il necessario
rigore quando non ci sono dubbi circa la "pericolosita'" delle
persone indiziate di mafia, e la corrispondente "pericolosita'" dei
loro patrimoni in relazione a eventuali future attivita' criminose.
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| l. 13 settembre 1982, n. 646
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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