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| IDG841302647 | |
| 84.13.02647 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Are Giuseppe
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| Un' interpretazione controcorrente del sistema politico: il duopolio
Dc-PCI non e' irreversibile. Il fantasma del bipartitismo
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| Sole, an. 120 (1984), fasc. 175 (25 luglio), pag. 6
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| D0432; D02102
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| (Sommario: L' avanzata comunista e' avvenuta a spese dello Scudo
crociato senza indebolire il peso dei partiti laici)
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| L' A. prende spunto dai risultati italiani delle elezioni europee
svoltesi il 17 giugno per un' interpretazione del sistema politico e
per trarre alcuni corollari pratici sulle riforme istituzionali. In
sostanza l' A. sostiene, servendosi di alcune tabelle di dati, che
non esiste alcun "trend" storico alla polarizzazione DC-PCI. La
presentazione alla Commissione bicamerale per le riforme
istituzionali di una proposta di riforma elettorale da parte del
senatore Gianfranco Pasquino della Sinistra indipendente, riforma che
prevede un premio ai partiti apparentati in una coalizione elettorale
che ottenesse la maggioranza anche solo relativa, offre all' A. l'
opportunita' di esprimere l' ipotesi che sia in atto da parte dei due
maggiori partiti una manovra tendente a consacrare e perpetuare il
bipolarismo DC-PCI. Questa riforma elettorale, sostiene l' A., non
asseconderebbe affatto una tendenza immanente, un "trend" storico
della politica italiana. Al contrario essa sarebbe imposta proprio
nel momento in cui e' cresciuta moltissimo l' "utilita' marginale"
dei partiti intermedi. In questa situazione l' A. invita i partiti
minori ad afferrare l' occasione storica che si presenta loro.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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