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33627
IDG841302659
84.13.02659 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Redazione
Dopo il "si'" della Camera agli aumenti (400 mila mensili). I magistrati sono "insoddisfatti" e minacciano ancora di fermarsi
Sole, an. 120 (1984), fasc. 178 (28 luglio), pag. 2
D0230
La Camera ha approvato il provvedimento sul trattamento economico dei magistrati, che prevede aumenti mensili lordi di 400 mila lire, abolizione della "giurisdizione domestica" finora esercitata dalla Corte dei Conti, blocco della speciale scala mobile della categoria, annullamento degli effetti della sentenza della Corte dei Conti in materia di indennita' ai magistrati. Tuttavia, afferma l' A., e' destinato a continuare il braccio di ferro tra Governo e Parlamento da una parte e giudici dall' altra. Questi sono "insoddisfatti". Vengono riportate varie prese di posizione critiche: del presidente dell' Associazione nazionale magistrati, Criscuolo, e del segretario generale, Ferri, che, tra l' altro, affermano che con la legge sono sostanzialmente vanificati gli effetti delle decisioni passate in giudicato; della Associazione magistrati della Corte dei Conti, che giudica negativamente l' orientamento emerso "teso a sopprimere la giurisdizione che l' Istituto esercita per legge sui propri dipendenti"; del sindacato magistrati, che preannuncia "aspre lotte, sia sul piano giudiziario, sia su quello prettamente sindacale"; di Magistratura Democratica, secondo la quale il testo "viene a ledere alcuni principi fondamentali dello Stato di diritto"; di Unita' per la Costituzione.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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