| L' A. rileva che mai come sul tema dell' eutanasia la concezione
cristiana e quella laica della esistenza siano divergenti. La prima
concezione, ponendo Dio al centro del creato, ritiene che anche ogni
sofferenza o avvilimento facciano parte della volonta' sovrannaturale
e non possa esistere la scelta, per l' uomo, fra vivere o morire. La
concezione laica che, invece, pone al centro dell' essere l' uomo,
riconosce che aiutare la morte e' un atto solidale nei confronti di
chi non sopporta il disvalore della vita. L' A. propende per una
posizione "liberale" per cui, pur riconoscendo il principio del
rispetto incondizionato della vita umana, l' imposizione di tale
principio in modo coattivo impedisce alla coscienza laica di
realizzare la propria morale. Pertanto il diritto deve, semmai,
garantire che la scelta dell' eutanasia sia totalmente libera ed
effettuata con piena consapevolezza delle proprie azioni da parte del
soggetto.
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