| L' A., segnalando la decisione dell' Universita' Bocconi di Milano di
rendere operativo il "numero programmato", ovvero il numero chiuso,
di immatricolazioni dal prossimo anno accademico, rileva come un'
analoga decisione per le Universita' statali comporta reazioni
negative e quindi la estrema difficolta' di attuazione. L' A. si
domanda, percio', il motivo per cui una logica d' impresa dell'
istituzione privata, accettata dalla comunita', non sia applicabile
alla scuola pubblica, tenuto conto che l' istruzione di massa per ben
13 anni di studio dovrebbe essere in grado di garantire piu' dell'
indispensabile e permettere di valutare le capacita' autentiche dei
giovani; e una volta garantito l' accesso anche ai meno abbienti,
permettere gli studi universitari ai piu' capaci e meritevoli.
Altrimenti, sempre secondo l' A., si trasforma uno Stato liberale in
uno Stato assistenziale.
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