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Documento


33762
IDG841302794
84.13.02794 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tamburrino Lina
Strategia della doppiezza
Rinascita, an. 41 (1984), fasc. 33 (25 agosto), pag. 6
D18150
L' A. prende spunto dalla cessazione dell' attivita' della Cassa del Mezzogiorno, decretata dalla bocciatura del d.l. 31 luglio 1984, n. 401, per svolgere un' analisi della "filosofia" sottesa alla sua fondazione, 35 anni orsono. Un' impostazione teorica fondata sulla convinzione che fosse possibile conciliare insieme, al di fuori di un disegno programmatorio, libero mercato e intervento pubblico dette vita a questo Ente. Questa impostazione si e' dimostrata errata in quanto l' interventismo meridionale, ben presto, e' stato subordinato alle convenienze del modello economico dominante, come supporto, cioe', dei gruppi capitalistici dominanti. L' incertezza del Governo attuale di fronte alla nuova situazione suggerisce due ipotesi: o si tende a riproporre l' intervento straordinario nell' ambito della doppiezza descritta, e tanto dannosa; oppure si tende a riproporre una qualche forma di intervento straordinario, ma con l' intento di fondo di lasciare il Mezzogiorno in balia delle regole di convenienza del liberismo economico. L' A. respinge ambedue queste ipotesi. Sostiene la necessita' di una politica meridionalistica che tenga conto del fatto che la disoccupazione italiana e' in grandissima parte meridionale, che il degrado urbano nel Mezzogiorno tocca ormai livelli di guardia, che il risanamento delle istituzioni democratiche si trova sullo stesso livello di degrado.
d.l. 31 luglio 1984, n. 401
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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