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Documento


33781
IDG841302813
84.13.02813 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Felisetti Dino
Non servono le grida d' allarme ma l' accelerazione dei tempi della giustizia
Avanti, an. 88 (1984), fasc. 195 (19 agosto), pag. 1
D6113; D68
Pur riconoscendo una certa dose di rischio presente nella l. 28 luglio 1984, n. 398, che riduce i termini della carcerazione preventiva, l' A. sostiene che tale rischio e' compensato dalla fine di una carcerazione preventiva vergognosa e intollerabile per la sua durata. Respinge le reazioni allarmate di sorpresa di certi ambienti della Magistratura ed afferma che la legge in questione impone un' accelerazione dei tempi della giustizia. In questo senso sono impegnati tutti i Poteri dello Stato. Per quanto riguarda il Legislatore, l' A. indica i provvedimenti approvati e quelli da approvare che possono imprimere questo ritmo piu' veloce; per quanto riguarda l' Esecutivo, l' A. richiama il potere-dovere di iniziativa in vari campi del ministro della Giustizia che, in forza dell' art. 110 Cost., e' responsabile "dell' organizzazione e del funzionamento dei servizi della giustizia"; per quanto riguarda i giudici, l' A. afferma che non sara' qualche "deviante" a compromettere il prestigio e la funzione della Magistratura.
l. 28 luglio 1984, n. 398
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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