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33814
IDG841302846
84.13.02846 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Martinazzoli Mino; (a cura di Graldi Paolo)
Intervista al ministro di Grazia e Giustizia su terrorismo, piani eversivi, situazione carceraria e Loggia P2. Martinazzoli: riapriremo i dossier sulle stragi nere. "Molti giovani sono stati piu' vittime che protagonisti dell' ideologia"
Corr. sera, an. 109 (1984), fasc. 181 (4 agosto), pag. 4
D187; D5101; D6440
(Sommario: "Per sapere la verita' sulla bomba a Bologna non bisogna risalire al mandante dall' esecutore, ma procedere al contrario". "Se la latitanza di Gelli fosse interrotta...". "E' positivo che da due estati non ci siano rivolte e violenze nelle carceri")
L' A. (ministro di Grazia e Giustizia) rileva che l' introduzione di una forma di giuramento da parte dei terroristi dissociati sul rifiuto della violenza come metodo di lotta politica costituisce un importante segno di indulgenza da parte dello Stato. Pone in rilievo come la societa' civile sta prestando una maggiore attenzione ai problemi dell' istituzione carceraria, anche se a volte tale attenzione appare indotta da fattori emotivi. Respinge le critiche di inefficienza rivolte al funzionamento della giustizia, rilevando che dovrebbe essere invece migliorata l' indagine giudiziaria. Sottolineando come tutte le stragi sembrano appartenere allo stesso disegno generale, si augura di assicurare alla giustizia ricercati come Gelli o Delle Chiaie per poter far luce sulle stragi ancora impunite.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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