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Documento


33827
IDG841302859
84.13.02859 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Dall' Ora Alberto
L' opinione. La gente e' col giudice
Corr. sera, an. 109 (1984), fasc. 189 (14 agosto), pag. 2
D0230
(Titoletti: Bavaglio. Rischio)
L' A. rileva che l' invito ad agire solo con le sentenze e non con le interviste, rivolto ai giudici dal ministro Martinazzoli, e' stato accolto da severe critiche ed e' apparso ad alcuni come una difesa dell' omerta'; certo, l' intervento del ministro ha avuto un' eco maggiore del previsto a causa della coincidenza dell' arresto di un magistrato, accusato di collusione con la mafia. Nell' occasione, prosegue l' A., ha ripreso vigore il dibattito sulla presunta solitudine del magistrato che agisce contro la mafia, e piu' in generale contro la grande criminalita' organizzata. L' A. si dichiara a tale proposito d' accordo con l' opinione di Macaluso, il quale ha sostenuto che il giudice, da un punto di vista psicologico, non e' piu' isolato come una volta, perche' gode dell' incondizionato appoggio di tutti i cittadini. L' A. conclude invitando quindi i magistrati a parlare liberamente, ogni volta che lo ritengano opportuno, per segnalare i malanni della giustizia.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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